Storia
La trama segue Dante, un cacciatore di demoni mezzo umano e mezzo demone, determinato a vendicare la morte della sua famiglia. Invitato da una misteriosa donna di nome Trish, Dante si dirige all’interno dell’isola Mallet, dove si cela il risveglio di Mundus, il signore dei demoni che molti anni prima aveva tradito e sterminato la sua stirpe.
La storia, pur semplice, è raccontata con atmosfere gotiche, cutscene cinematografiche e un tono dark fantasy che ha definito lo stile della serie.
Grafica
Per essere un titolo PS2 dei primi anni della console, Devil May Cry sorprende ancora per:
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Ambientazioni gotiche curate, castelli, corridoi e cattedrali ricchi di dettagli.
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Effetti di luce e particellari molto suggestivi, soprattutto nelle scene d’azione.
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Modelli dei personaggi ben realizzati, con un design iconico di Dante che è rimasto immutato nei capitoli successivi.
La grafica punta più sullo stile che sul realismo, e proprio per questo è invecchiata meglio di molti titoli contemporanei.
Gameplay
Il gameplay è il vero cuore del gioco:
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Combat system veloce e stiloso, basato su combo, salti acrobatici e alternanza tra armi da fuoco e da mischia.
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Sistema di valutazione che premia le combo più creative, incoraggiando il giocatore a migliorare.
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Boss fight spettacolari e impegnative.
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Elementi di esplorazione e leggeri puzzle che spezzano il ritmo dell’azione.
È un gameplay ancora oggi considerato rivoluzionario e ha definito gli standard del genere stylish action.
Sonoro
La colonna sonora alterna atmosfere gotiche e orchestrali nelle fasi di esplorazione a brani rock ed elettronici durante i combattimenti, creando un contrasto distintivo e molto riconoscibile.
Gli effetti sonori delle armi, i colpi di spada, gli spari e i versi dei demoni contribuiscono a un’esperienza intensa. Anche il doppiaggio inglese, pur essenziale, ha un fascino cult.
